Va bene, giusto perché questo blog langue da troppo tempo, vi schiaffo due versetti che scrissi nei primi anni di convivenza con Roma, turbato dagli abitanti della città e dai loro stati d'animo inquieti e inquietanti.
La gente è stanca
Bianca Tutta rughe
La gente è brutta
E porta il cane a spasso
per pisciare
La gente piange il sonno perso
Ridono solo gli egiziani con le casse della frutta
E a volte i senza tetto
Che sono anche senza mutuo
e senza internet veloce
La gente no
La gente è stanca
E c'è da sospettare che sia persino
Morta E sempre
La gente piange il sogno perso
Ps. 'ste righe le dedico a me e a chi in questo periodo rastrella il fondo del barile dell'anima per trovare il coraggio necessario al cambiamento.
mercoledì 24 febbraio 2010
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5 commenti:
la gente s'è rotta i coglioni, si può dire?
Che poi, sarà vero? Perché non so fino a che punto la gente sopporta sto strazio....
a ciccio, e tu.. lavora di meno e segui di più la ciurma nei martedì sociali ;)
il giorno in cui mi troverò daccordo con Di Pietro avrò la certezza di essere in errore.
Franco Marcipane
Marcipane
Marci male
Marcipane
Marci male
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