(ovvero gli ermi colli di Roma)
Fortunatamente, ho un po’ rielaborato il trauma del migrante, tanto da esser contento di esser tornato a Roma e di poter vagabondare per le strade.
Più prosaicamente, stamattina la necessità di recarsi a trastevere era legata ad un cambio regali ma l’effetto vacanza si è fatto sentire comunque, in un modo strano.
Arrivato a piazza San Cosimato ho assistito in contemporanea a due eventi eccezionali, ovvero la presenza di una zingara che suonava meravigliosamente la fisarmonica (diciamocelo al di la della comprensione: di solito suonano di merda, almeno in metropolitana) e a due simpatici deficienti che giravano per la piazza, in mezzo alle giostre artistiche per bambini con un maiale vietnamita al guinzaglio. A completare il quadro, mancava solo il Mago Guarda.
2 commenti:
arrivo eh, puoi smettere di farti funghetti di quel tipo che sai tu per la disperazione.
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