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lunedì 29 novembre 2010

Wikileaks: scalpore su bradiponevrotico

Cipputi è di destra, anzi di Comunione e Liberazione!
Contattato dal NYT risponde: "perchè le figlie di maria, sono le prime a darla via!". Governo in imbarazzo. Frattini: allora mi iscrivo ai terroristi. Calano le borse.

giovedì 26 agosto 2010

E la chiamano Estate

E si riparte, cari amici del blog (quale inizio più televisivo).
Vorrei spendere e spandere parole adrenaliniche di quelle che fanno venir voglia di buttarsi a lavoro in giacca e cravatta senza rimpiangere l'estate, ma non sarei sincero al cento per cento.
Vi scrivo invece dalla terra di mezzo di una settimana cuscinetto. Dicesi settimana cuscinetto la settimana in cui si ricomincia a lavorare, ma metà della gente è ancora in ferie e quindi di rimando anche tu lavori meno. Dunque, una settimana di reinserimento graduale. Non male.
E' stata un'estate irrequieta e alla ricerca di.
Cipputi oltre al solito passaggio familiare in Sicilia ha girato la Tunisia, su degli scassatissimi furgoncini adibiti a taxi collettivi. Specialità di questi cosi chiamati louage, è un autista psicotico che si diverte a sorpassare esclusivamente in curva mentre grida al telefono e ascolta improbabile musica tecno-araba. L'autista di louage poi è solito fermarsi in un punto imprecisato della campagna desertica per ritirare qualche chilo di carne igienicamente non garantita e rivenderla cento km dopo a uno che ha spinto a bordo strada a forza di strombazzamenti di clacson e movimenti frenetici di mano.
Per il resto la Tunisia è un paese normale. Se si fa eccezione per le ragazzine che si fanno il bagno a mare completamente vestite con tanto di velo sotto 40 gradi al sole. E se si fa eccezione per il radaman. Passeggiare per le strade di Tunisi alle sette di sera (un quarto d'ora prima del via libera a cibo e acqua dopo 15 ore di digiuno totale) è un'esperienza unica. Deserto totale, paragonabile solo ai viali di Roma a 5 minuti dal calcio di inizio della finale dei mondiali in cui gioca l'Italia. E questo dice molto sulle veri fedi dei due popoli.
Dopo alcuni giorni di Sicilia mi sono spostato a casa di Brad in Salento. Finalmente ci ho messo piede per la prima volta. Intanto non posso non rimarcare con estrema soddisfazione che sono riuscito a evitare qualsiasi accenno di pizzica e taranta per ben tre giorni. Un miracolo.
Ma detto questo, ho intuito (perchè tre giorni sono troppo pochi), una terra con posti di mare bellissimi, e assaggiato pregiati pezzi di tavola calda, come il rustico, e di pasticceria, come il pasticciotto.
E inparato alcuni vocaboli in salentino dal suono affascinante. Crai, che vuol dire domani (dunque, se Janis Joplin fosse stata salentina, avrebbe cantato più o meno Dooooooomaaaaani Babyyy), e Stria, che vuol dire bambina. dunque o "Doooomaaaani babyyy", oppure "Piaaaaaaaaangi Striiiiiiia".
Il ritorno ha visto la consolidata coppia Brad e Cipputi risalire in seicento amaranto (si va che un incanto) carica di vettovaglie dalla Puglia a Roma, chiaccherando di donne A motore e cantando il repertorio di tutti i cantautori apprezzabili in circolazione (compresi i litfiba, cazzo).
Roma ci accoglie stupefatta. Siamo partiti io capellone e barbuto e Brad sbarbato, torniamo al contrario. io rasato e senza barba (età all'evidenza, 21 anni) e Brad superbarbuto (ma mi spiace, non si può dire capelluto).
Insomma, un finale a rovescio, per un'estate non liscia.
Settembre ci attende minaccioso. Ma noi abbiamo l'ironia dalla nostra. E anche qualche mossa di Kung fu.

giovedì 18 marzo 2010

Minne Vaganti

(ovvero, se Tinto Brass fa il remake erotico di “Avatar” e lo chiama “Chiavatar” anche noi di bradiponevrotico vogliamo il nostro posto al sole)

Ieri sera un’allegra brigata di 14 donne e due uomini (brad e cipputi) si è recata al cinema Tibur per vedere l’ultima fatica registica di Ferzan Ozpetek, “Mine Vaganti”.

Che qualcosa non andasse s’è capito da subito visto che, nonostante la distribuzione random dei biglietti preventivamente acquistati, gli unici due maschi (cioè sempre brad e cipputi) erano seduti accanto (destino beffardo). Non solo.
I reiterati inviti a cambiar di posto inviati alle nostre amiche, sedute alle nostre spalle o sparse in sala, sono caduti nel vuoto e si sono trasformati in aperta - e sadica – ilarità quando il destino ha palesato che ai lati dei succitati si sarebbero sedute due coppie evidentemente gay.
Insomma, una selva di fave.

Passiamo al film.

Location eccellente: bei luoghi, bellissima la città. Una rappresentazione solo a volte vagamente oleografica di Lecce (il mio giudizio è ovviamente di parte).
Però la storia, seppur portata avanti con ritmo e battute e scene brillanti, ha un neo molto grave.
La protagonista femminile – Nicole Grimaudo – che impersonava una donna complessa, piena di sfaccettature ma soprattutto fygha esce dalla storia completamente illibata, con un innocuo bacetto senza prospettive.

Per questo motivo io e Cipputi ci siamo presi l’impegno di girare con lo stesso cast un remake del film dal titolo “Minne Vaganti”, per restituire all’italiano medio uno squarcio di banale eterosessualità.


P.S. per la scheda tecnica del film ed altri dettagli sulla serata è prevista una seconda puntata a firma Cipputi

domenica 17 gennaio 2010

D’Alema, non ci pensare!

Durante un incantevole pranzo sabatino multiregionale, ci troviamo (sfiancati da pasta e patane, arancine, seppie ripiene e patate allo sfincione) a discutere con il buon Brad del solito annoso problema. Radicalismo o riformismo. Declinato al presente: Perché anche per le elezioni pugliesi quelli del Pd devono per forza buttarla in burletta. "Vendola no! Bisogna trovare un'alternativa che invogli l'Udc ad allearsi con noi. Emiliano, no Emilano è sindaco e non si vuole dimettere, allora Boccia. Candidiamo Boccia alle primarie contro Vendola! Boccia si, Boccia no, Boccia forse, Boccia no… e alla fine Boccia si".

Ok ok, premesso che sia io che Brad alle primarie pugliesi voteremmo Vendola, riparte lo scontro sul vero facitore della matassa: lui, Massimo D'Alema.

"E' il cancro della sinistra!" grido io, trattenendo i ruttini postpranzo. "E allora andiamo tutti con Ferrero (segretario di Rifondazione ndr) a distribuire il pane a un euro!", ribatte ironico Brad, mentre si versa l'ennesimo cicchetto di limoncello.

Il dibattito avanza, le facce si arrossano, tra un "E' da vent'anni che ci rovinano con le loro mosse intelligenti" e un "barricati a sinistra non vinceremo mai".

Io trovo finalmente una metafora che – almeno nella mia testa – mi chiarisce tutto. E la declamo, con la pancia in allarme per il troppo cibo ingoiato:

"Il Pd con la vittoria è come quel ragazzo che non tromba da troppo tempo. Tutti gli dicono, e hanno ragione, non ci pensare che arriva. E invece lui ci pensa, ci pensa sempre, le ragazze lo percepiscono, e alla fine non tromba mai. E il Pd è così con la vittoria. Sta sempre a pensare a come vincere, a quale strategia fare per vincere, ed è così concentrato sulla vittoria a tutti i costi, che la gente se ne accorge e non gliela dà, la preferenza".

Dunque, non rimane che dargli un unico, decisivo, consiglio:

D'Alema, non ci pensare!

lunedì 28 dicembre 2009

Fiesta 30!!!



Ps.
Stasera festeggio i miei trent'anni.
Fanculo la sobrietà.

venerdì 28 agosto 2009

Impressioni di settembre



Finite le vacanze, imprimo qui le mie impressioni svolazzanti di settembre. In effetti non è ancora settembre. Ma agosto è come il secolo di Hobsbawm, breve. Per la precisione, finisce con le ferie.
Quindi, impressioni di settembre.
La prima parte delle ferie ha visto il vecchio Cipputi tentare un ritorno alla gggiovinezza con una vacanza on the road tra Andalusia, Estremadura e Portogallo. Due macchine, dieci persone, qualche sacco a pelo, e nessun progetto. La lezione che ho imparato è che con gli spagnoli, almeno quelli del sud, pensare di poter avere una cosa che somigli anche lontanamente a una tabella di marcia è pura follia. Nessun ordine, nessuna pretesa di controllo su quello che succede. Ma lasciarsi lavorare e, di tanto in tanto, trasportare dal vento.
Poi la prova di resistenza ai limiti della civilizzazione. 4 giorni per spiagge, senza bagni se non quelli del bar, senza tetto sotto cui dormire, con il vento dell'Atlantico che spazzava la capoccia che te lo sentivi circolare dentro.
Al terzo giorno, nella spiaggia di Sagres entro dentro il saccoapelo e mi spavento. Sento una puzza fortissima, c'è un barbone nel mio sacco. Sono io.
Seconda lezione, si può vivere anche con meno igiene. Ci si arriva anche ad abituare, così come a dormire all'aperto. Quando torniamo a dormire in casa mi sembra quasi una violenza non poter prendere sonno sotto le stelle.
Dopo la Spagna una settimana di pit-stop a casa. Eternamente combattuto tra la voglia-dovere di stare con la mia famiglia ("Mancu t'hai vistu" è la frase ricorrente di mia madre quando riparto) e la voglia-necessità di muovermi. Mio fratello mi chiama "lo squalo", dice che non posso stare fermo. Dice che mi rosicchio la vita fino all'osso. Io penso che di polpa da mangiare ce ne sarebbe molta di più.
Poi Praga, una città bellissima. C'è anche Brad, con cui facciamo vacanze semiseparate (magari lui poi vi racconterà la sua parte). La città è bellissima, ma noi siamo lì soprattutto per il concerto dei Radiohead. Due giorni prima nella piazza centrale riconosco il figlio di Vasco Rossi (non chiedetemi come faccia a sapere come è fatto), e il giorno prima del concerto, vedo passarmi accanto Thom Yorke, il cantante dei Radiohead. E' basso, ha i capelli unti e la faccia macinata. Lo inseguiamo per una foto. Lui risponde di no e continua a camminare. Dopo mezz'ora ci spunta di fronte in una strada che scende dal castello, mentre risponde no a un gruppo di altre ragazze che lo prega di lasciarsi fotografare. Lo immortaliamo e proseguiamo. Ed è proprio mentre lo guardo muoversi sensuale che manco Mick Jagger sul palco, mentre canta le sue canzoni, che mi arriva la terza lezione. Era un ragazzino di Oxford gracile, basso, con l'occhio guercio. Praticamente spacciato nella vita, condannato al ruolo di mostriciattolo. Ha usato la sua abilità maggiore, e adesso è un dio sensuale per migliaia di giovani. Ecco dunque la vera lezione di questo agosto intenso: non restare in potenza, esprimersi al meglio.

E buon ritorno al lavoro.

sabato 11 luglio 2009

CastAway


Visto che Brad, ancora stordito dalle atmosfere tropicali, si rifiuta di scrivere il benedetto post post sul Venezuela (chissà quante cose che avrà da nascondere), mando avanti io la baracca, continuando a menarmela con sta storia di Michale W Colletti (ormai ne sono nauseato, ma siamo alle ultime cartucce).
Alla fine, mercoledì 8 abbiamo fatto il fatidico casting al Beba do Samba. C'era tanta bella gente, tra cui qualche amico del Blog. A un'ora indecente si è presentato Brad di giaccravatta vestito, dopo un lungo aperitivo con le colleghe (a proposito, chissà quando si deciderà a presentarle al dolce Cipputi, per ricambiare le vagonate di pilu che gli ha presentato negli ultimi anni).
Brad è stato naturalmente fotografato, con la sua faccia da Happy days.

Insomma, serata godibile, a partire da due giovanotti che si sono presentati ben vestiti convinti che di nu casting vero aggressivo si trattasse. Il vecchio Cip ha dovuto faticare non poco per dirgli che di burla si trattava, senza rischiare il linciaggio, e convincendoli a farsi immortalare comunque.

Sotto, vi linko l'articolo uscito sul sito del settimanale Il Salvagente, in cui Cipputi, adottando lo pseudonimo di bandiera Bradipo Nevrotico, dispensa opinioni più o meno lucidi sull'operazione W Colletti. Attenzione, perché trattasi della prima intervista rilasciata dall'entità Bradipo Nevrotico a terzi.

Signori, praticamente esistiamo e tra un po' saremo in 3d. Come "S.Valentino di sangue".




"Un Book per Papi". Al via un casting decisamente irridente - Il Salvagente


Ndr - Nelle foto in ordine di apparizione Brad e Cipputi

domenica 5 luglio 2009

Michale W Colletti cerca Bradipi Nevr(er)otici

Ebbene cari lettori del blog, il vecchio Cipputi ne ha combinata una bella. Insieme a un gruppo di satiri della peggio risma, ha organizzato un bella bufala mediatica ben tarata sull'italia dei magnaccia di stato.

Un finto casting per veline nei ministeri che ha fatto breccia in centinaia di giovani aspiranti e che ha conquistato i media nazionali. La Homepage di Repubblica.it per due giorni (dove viene citato anche "Bradipo nevrotico", come pseudonimo scelto da Cipputi per l'operazione) e poi Articoli su ePolis, Leggo, Libero (Cronaca romana), e tre righe sul manifesto. In più qualche radio e a detta di un'amica un tg.
Per pigrizia vi copio l'articolo di Repubblica, invece di raccontarvi tutto di prima mano (magari poi ci ritorno). E soprattutto vi invito a venire alla serata casting mercoledì 8 luglio dalle ore 20 al Beba do Samba (via dei messapi, Roma). Sarà un casting-festa in puro stile goliardico e battagliero. Non mancate. Brad e Cipputi ci saranno, of course.

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Un'agenzia romana inventa una ricerca di volti nuovi. Un manifesto improbabile
e un invito ammiccante: "Non serve diploma". Centinaia di ragazze aderiscono

"Una scorciatoia per il successo"
E molte abboccano al falso casting

L'ideatore: "Abbiamo pensato alla 'mentalità Noemi'. Non credevamo che tante
ci sarebbero cadute. Ora diventerà un gioco... E i book li manderemo al premier"
di RANIERI SALVADORINI


"Una scorciatoia per il successo" E molte abboccano al falso casting

Il manifesto apparso sui muri di Roma

ROMA - Michael W. Colletti offre una "scorciatoia" alle "belle presenze" per "entrare nel mondo che conta", così dicono i volantini che tappezzano la capitale. E la bufala satirica che fa la parodia di Berlusconi fa presa davvero, al punto che "meglio dirlo, che è solo uno scherzo".

"Claim starbiz your chance". "Non serve un diploma o una lunga carriera politica, ma solo cortesia, una faccia pulita, una piacevole presenza e, perché no, un po' di spirito d'avventura". Sullo sfondo, una ragazza seminuda, focus sul lato B, dove è impresso lo slogan: "Yes we can". E l'invito a presentarsi per un "casting", perché "possiamo offrirti una corsia preferenziale per la tua carriera". L'Agenzia di Michael W. Colletti, ha un sito Internet e una pagina Facebook, con amicizie "curiose", come la rivista di satira Frigidaire, l'umorista Diego Bianchi, o La Nuova Ecologia.

E allora facciamo amicizia. Anche perché Michael W. Colletti in fondo sente di volersi "svelare". "Era talmente grottesco il manifesto che non pensavamo che qualcuno ci potesse credere davvero" - spiega "Kajano", fumettista, uno dei ragazzi del gruppo di "satiri" che ha messo in giro la bufala. E invece centinaia di ragazze, "incuriosite" dall'idea che è "questo il momento, tra elezioni, scandali e rimescolamenti, che si aprono spazi per i volti freschi dello spettacolo italiano" hanno "bussato" al profilo fantasma di Michael, chiedendo di fare amicizia.

Il casting ci sarà davvero, mercoledì 8 luglio (al Beba Do Samba, a San Lorenzo, ore 20), e "quando me le sono raffigurate lì, magari accompagnate dalle mamme, come mi è capitato spesso di vedere per annunci assurdi, mi ha fatto molta tristezza - dice Arnald, un altro del gruppo, di cui fanno parte anche "bradipo nevrotico" e "pseudonimo"". Ma anche nomi più "noti" della satira "impegnata", come Gianpiero Caldarella. "Il nostro obiettivo - prosegue Arnald - non è certo umiliare le persone, ma evidenziare che si è perso ogni rapporto con la realtà perché il lavoro non è più pensato come qualcosa che si costruisce giorno per giorno, tutti cercano una scorciatoia".

"Qualcuno deciderà per me". Racconta Kanjano che "Noemi è stata la vera ispiratrice, è emblematica: una ragazza carina, un po' frivola e probabilmente ignorante, che crede che politica e spettacolo siano interscambiabili". Ma quello che ha colpito gli umoristi non è solo la confusione tra i due mondi, ma anche la "delega", il fatto che "fa lo stesso, perché tanto a decidere sarà Papi". Così come quelle mamme che Arnald si sarebbe imbarazzato a vedere mentre accompagnavano le figlie a farsi fotografare da Michael, "una sorta di Fabrizio Corona senza tatuaggi, un "ammanicato" sulla scia di Tarantini, uno che ha fatto una carriera veloce, il cui slogan è: "Il mio obiettivo è il tuo successo"".

Il calendario di Michael.
"Lo vedrete domenica per le strade di Roma , dice Arnald, nei luoghi simbolo della città, a fare foto a una bella modella, in costume, sfruttando la strada come set e a fare pubblicità al suo studio di Casting". Il tutto, ovviamente, sarà messo in circolazione su YouTube, ma per il momento clou si deve aspettare mercoledì, quando ci sarà il Casting. "Speriamo che le persone che verranno abbiano voglia di giocare - dice Kanjano, che però non vuol anticipare troppo - useremo gli spazi del locale, dal bancone al bagno, ma saranno soprattutto i personaggi e l'abbigliamento a parlare, attraverso lo scatto ciascuno potrà raccontare la sua storia". Spiegano i ragazzi che il book verrà poi stampato e mandato alle sedi del Governo, "a cominciare - se ci fosse il bisogno di dirlo - dal Presidente del Consiglio, ma anche alle redazioni giornalistiche che hanno omesso questa vicenda degradante o alle trasmissioni che incoraggiano le varie veline o meteorine".

Chi lo dirà a April Reyes? Una delle tante ragazze che hanno contattato Michael mostra una lattina di birra tra i seni. Ce ne sono di più sobrie, certo, ma alcune "sono talmente grottesche - va avanti Kanjano - che non puoi che leggerle come finestre su altri mondi, cose di cui nemmeno immagineresti l'esistenza". Forse, le conosceremo mercoledì. "Se verranno sul serio, non ci sono dubbi, una foto ben fatta se la sono meritata".

mercoledì 4 marzo 2009

Bradipismo sp(i/e)nto

No eh... scusate... tanto per chiarire: io ho cambiato casa e sono ancora nelle fasi terminali del trasloco.
Ma Brad... perchè non scrive più una riga sul suo blog da settimane?
Vieni fuori, vigliacco!
Scrivi almeno due righe sul carnevalone liberato di Poggio Mirteto!

lunedì 15 dicembre 2008

Di acqua sotto i ponti


Di tutta questa storia della piena del Tevere - evento così ansiogeno che venerdì all'ora di punta dell'arrivo della grande onda io e Brad stavamo ballando come scalmanati senza dignità in un club di San Lorenzo - restano da fare solo due considerazioni, una negativa e una positiva:

1) La negativa: Perchè e quando esattamente nel corso dell'ultimo ventennio si è deciso tacitamente che i fiumi non avrebbero più straripato, bensì "esondato"? Era tanto più bella e carica di storia quell'altra parola...

2) La Positiva: A causa dell'allarme, il sindaco Paperoga Alemanno ha ordinato di annullare tutti gli incontri previsti all'auditorium Parco della Musica. Tra i quali c'era, non riesco manco a dirlo, una "Lezione di giornalismo" di Gianni Riotta. Quando si dice culo...

mercoledì 5 novembre 2008

Suonala ancora, Zio Sam


Prime reazioni alle elezioni di Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti d'America.

"è ancora presto per parlare di Obama. Sicuramente Obama è il presidente più dotato nella storia degli Stati Uniti" (Mario Fava intervistato dalla CNN) - su segnalazione di Brad

"Obamì, obamà, oba-neeeeeeroo...
La la how the life goes on!" (Cipputi sull'area di una nota canzone dei beatles)

sabato 13 settembre 2008

Grande Medio Piccolo Piccolissimo


Questa è la notizia letta su Repubblica Online:

L'uomo del futuro sarà più piccolo

In natura prevalgono le specie piccole sulle grandi perché hanno bisogno di meno risorse

Questa le reazioni di Cipputi:

A) Bene, mi sono messo avanti col lavoro! (bicchiere mezzo pieno)

B) Cazzo, è come presentarsi a una festa troppo in anticipo. (bicchiere mezzo vuoto)

sabato 29 marzo 2008

Ma il Baffo è sempre più Blu


Il paese allo sfascio, il precariato, le donne infingarde o insignificanti, la sfiancante lontananza da casa, lo sradicamento perenne, la disillusione politica, Veltroni e il partito del maquillage, il tempo che passa, la pancia che invece rimane, la chiesa che opprime, la tv che deprime, e il cielo che è sempre più grigio.
Tutto, tutto questo potrebbe ucciderti. E lo farebbe se non arrivassero ogni tanto quelle piccole grandi soddisfazioni che ti fanno tirare avanti. Come la profezia del BAFFO!
Erano i primi giorni del giugno 2007, quando Cipputi si presentò agli amici con un paio di baffi nuovi di zecca. Di fronte allo stupore e alla perplessità di qualcuno, e ai commenti derisori (e in ogni caso, che male c'è ad assomigliare ad un attore porno dei favolosi Seventy's?), il sottoscritto oppose il suo vaticinio... "Date tempo al tempo, alcuni mesi ancora... è il baffo tornerà di moda".
Ebbene, signori, oggi Repubblica.it titola in homepage "Moda, il ritorno dei baffi", con richiamo allo speciale dedicato all'interno.
Beh, che dire... sono soddisfazioni... Ora capisco come si sentiva Pasolini... la sua solitudine profetica... Ora mi toccherà lungimirare su qualcos'altro... rimanete collegati.


Ps: Caro Brad, questo riconoscimento lo dedico a te, che hai sempre creduto nel mio baffo!

lunedì 26 novembre 2007

Mi presento con cadeau


Ebbene si, sono Cipputi. Sono il virus rompiballe che agiterà i cybersonni di Brad (a proposito, su internet quando è notte?). Sono il ramoscello di ulivo nel nuovo simbolo del PD. Che sembra una cosa carina, ma in verità è stato messo lì, proprio tra il Gluteo P e il Gluteo D, per solleticare e dare fastidio. Io, millantatore militante, scuoterò questo blog con il mio massimalismo cazzaro. Fatta la premessa, posto il primo post, riciclando vigliaccamente uno scritto già scritto. Perché come si sa, la classe operata in paradiso ci vuole andare col minimo sforzo, e senza stramazzare prima dell'arrivo.

IL ROMANO CORRE…

Il romano corre. E corre perché ha sempre qualcosa da perdere. Che sia l’autobus, la metro, il tram, una lezione, una coincidenza o un film al cinema, lui corre. Mentre in campagna e nei paesi, i tempi sono certi e le mondanità rarefatte, in città il tempo è il bene più prezioso e perdere l’attimo significa passare la sera da soli. Luogo simbolo della corsa del romano è la metro, anche se la metro i romani nati e cresciuti in città cercano di evitarla come la peste, in quanto mezzo cheap e da popolino.

Ma in metro tu corri sempre, perché fino all’ultimo non sai se il mezzo è arrivato e sta per chiudere le porte, oppure no. E allora corri in ogni caso, per sicurezza, per non perdere un’occasione. La frase simbolo dell’ansia di non perdersi del romano viene invece pronunciata in un altro luogo a motore: l’autobus. Stiamo parlando, è chiaro, dell’odioso “Scende alla prossima?”. La natura molesta della frase risiede nel modo e nei tempi in cui viene usata. Il romano sull’autobus potrebbe avvicinarsi all’uscita del mezzo e chiedere “permesso” pochi secondi prima di scendere. Ma no, l’ansia lo costringe a chiedere “Scende alla prossima?” non appena l’autobus riparte dall’ultima fermata. Così facendo trasmette la sua ansia al vicino, e così via a catena. L’ipotesi che “Scende alla prossima?” sia un espediente necessario a causa dell’incredibile affollamento dei mezzi pubblici nella capitale, viene miseramente smentita dal suo utilizzo anche nel caso in cui il bus sia deserto e voi siate l’unico essere vivente tra il passeggero ansioso e l’uscita. “Scende alla prossima?”, dunque, non è spiegabile se non immaginando che nella testa del romano il mezzo pubblico è paragonabile a quelle piattaforme continuamente in movimento di alcuni videogiochi, su cui bisogna saltare al volo scegliendo bene il tempo, pena il precipitare nel vuoto e l’ineluttabile “Game Over”.

Allo stesso modo, secondo il romano, l’autobus non si ferma mai, al massimo rallenta, e l’unico modo per gettarsi dal mostro in corsa è prepararsi uno spazio per la rincorsa chiedendo a tutti “Scende alla prossima?”. Solo così il romano eviterà l’atroce rischio di perdere la propria fermate e finire a Frascati, dove – tra l’altro- “non conosco nessuno”. Così, assillato dalla preoccupazione di non perdere la coincidenza, il romano finisce col perdersi il vero sale della vita, Le coincidenze. Un amico di epoche felici ad un angolo di strada, una vecchia pazza che ti racconta la sua vita, un annuncio per la casa che cercavi, un raggio di sole proprio nel punto del marciapiedi in cui te ne stai bestemmiando, per aver mancato di un soffio il tuo maledetto bus.