martedì 30 marzo 2010

Ilvo Diamanti mi fa 'na sega

Al di là dello sconforto per la sconfitta elettorale di quelli che ci ostiniamo a ritenere i "buoni", che leggerete ampiamente su facebook, tentiamo di mettere in luce brevemente alcuni aspetti interessanti dei risultati di queste elezioni.

1) Laddove il Pd ha scelto la linea old style, e cioé imporre dirigenti di partito, con una linea politica che muoveva non poche critiche all'interno dell'area di riferimento (penso a Campania, Calabria e forse un po' anche Piemonte, vedi affaire No Tav), ha perso clamorosamente terreno. E questa è una sconfitta per il Pd. Laddove si è affidato a forze altre, ha vinto o ha perso di pochissimo (Puglia e Lazio). E anche questa è una sconfitta per il Pd. Ci si chiede se mai il partito democratico scoprirà l'acqua calda: e cioè che la soluzione sta nel diventare esso stesso un partito Altro.

2) L'elezione segna un ulteriore conferma di come le forze sedicenti comuniste siano ormai state digerire, espulse e sciacquonate, dalla vita politico-partitica italiana. Ne è una prova il fatto che praticamente in tutte le regioni, qualsiasi lista civetta creata apposta per sostenere il candidato presidente ha sorpassato in percentuale la poderosa federazione comunista, che quasi da nessuna parte supera il tre per cento.

3) Tre per cento che invece si è dimostrato un obbiettivo alla portata, in alcuni casi straraggiunto da Sinistra e Libertà. Con queste elezioni dunque Vendola sembra essere diventato grande anche a livello nazionale, e aver alla lunga vinto la battaglia congressuale di due anni fa con Ferrero. Adesso, però, ci toccherà aspettare altri 4 anni prima che lo si possa candidare come leader del centrosinistra. Sperando che nel frattempo non si trasformi in un democristiano etero.

4) Anche Il movimento a 5 stelle di Beppe Grillo ha avuto un successo clamoroso. Stiamo parlando del 3 per cento e più in diverse regioni, del 6 per cento in Emilia Romagna, per un partito che non ha messo manifesti elettorali, che è stato totalmente bandito da tribune elettorali, proiezioni e sondaggi di siti come Repubblica e Corriere, che ha speso in media 15mila euro per campagna regionale. Queste percentuali grazie a web e passaparola mi sembrano più di un successo.

5)Giù su facebook si leggono i soliti triti commenti stile: "Ringraziamo chi non ha votato nel Lazio e chi ha votato Grillo in Piemonte per aver consegnato la regione ai fascisti". Stronzate. E la solita sega autoconsolatoria di chi perde: cercare il colpevole all'esterno (prova ne è il fatto che a seconda della regione il colpevole cambia in base al suo successo). Anche stavolta che avrei fatto una scelta diversa - se nella mia regione si fosse votato - credo che questa accusa sia infantile e scarsamente democratica. Il partito di Grillo si è presentato con un programma strutturato e completo, da mesi. Ha un'idea di movimento politico alternativa a quella del Pd e della maggior parte dei partiti della coalizione, e in più è stato sempre osteggiato e preso per il culo da questi ultimi. Non si capisce perché non avrebbe dovuto presentarsi da solo. Non si capisce perché chi era d'accordo con Grillo, o chi non ha votato per totale disaccordo con tutti, dovevano votare per il Pd.
E soprattutto, non si capisce perché dare la colpa ad altri per il fatto di non essere stati capaci di convincere la maggioranza più uno di elettori dell'efficacia del proprio programma o anche solo della necessità di votare insieme contro Berlusconi.

6) A Nord stravince la Lega. Adesso in tv se ne tesseranno ampie lodi, dicendo che è un partito ancorato al territorio, che ascolta i problemi della gente. E' vero. rimane comunque un partito con basi xenofobe, e che fa presa spesso sui mal di pancia della gente, più che sui reali problemi. Perchè dunque prenderli ad esempio. Non sarebbe meglio tornare sul territorio da sinistra?

1 commento:

bradiponevrotico ha detto...

una lucida analisi

adesso per tre anni non ci saranno "test elettorali" (sembra che la parola "elezioni" non sia più così accettata) a livello nazionale, per cui potremo di nuovo consolarci con la speranza che la prossima volta......