mercoledi pomeriggio. il lavoro scorre come sempre, mentre sale l’ansia di tirare ancora una volta tardi al pc mentre fuori ci sono mille vite possibili. peppuccio però mi chiama sulla chat e mi chiede di aderire alla sua campagna serale “calcio, birra, partita all'inglese in compagnia”. dovete sapere che il calcio è da sempre la sua terza passione (dopo la politica e la fygha, rigorosamente in quest’ordine) sin da quando – poco più che novenne- scrisse a marino bartoletti, allora direttore del guerin sportivo.
mercoledi sera. prenotiamo in un posto a san lorenzo, di fronte alle sedi attigue e conflittuali di pd e sinistrarcobaleno e sinistra critica. arrivo direttamente in tuta da lavoro, peppuccio a seguire. situazione gradevole, è presente una fresca pischellitudine capitolina. in analoghe situazioni in altre latitudini la presenza femminile si limita alle disinteressate fidanzate di giovani meridionali interisti (o juventini o milanisti) mentre nella capitale la partecipazione è alta, almeno calcisticamente.
ma non devo distrarmi la partita è difficilissima. la roma sembra spregiudicata, aggressiva, quasi incosciente nell’affrontare alla pari il real al santiago bernabeu. c’è tensione positiva. per la foga mi mordo un dito mentre addento una tortilla ma non mi faccio sopraffare dal dolore e quando entra in partita lo jugo-salentino vucinic capisco che ce la si può fare.
i tre gol nei successivi venti minuti e la gioia nell’abbracciare dei perfetti sconosciuti seduti al tavolo accanto parlano di un racconto collettivo, un calcio di incontri e scontri, di soddisfazioni gratuite o di dispiaceri reali. la soddisfazione finale è quella di un bambino che la domenica pomeriggio dalla radio sente risuonare le note di “tutto il calcio minuto per minuto”
mercoledi sera. prenotiamo in un posto a san lorenzo, di fronte alle sedi attigue e conflittuali di pd e sinistrarcobaleno e sinistra critica. arrivo direttamente in tuta da lavoro, peppuccio a seguire. situazione gradevole, è presente una fresca pischellitudine capitolina. in analoghe situazioni in altre latitudini la presenza femminile si limita alle disinteressate fidanzate di giovani meridionali interisti (o juventini o milanisti) mentre nella capitale la partecipazione è alta, almeno calcisticamente.
ma non devo distrarmi la partita è difficilissima. la roma sembra spregiudicata, aggressiva, quasi incosciente nell’affrontare alla pari il real al santiago bernabeu. c’è tensione positiva. per la foga mi mordo un dito mentre addento una tortilla ma non mi faccio sopraffare dal dolore e quando entra in partita lo jugo-salentino vucinic capisco che ce la si può fare.
i tre gol nei successivi venti minuti e la gioia nell’abbracciare dei perfetti sconosciuti seduti al tavolo accanto parlano di un racconto collettivo, un calcio di incontri e scontri, di soddisfazioni gratuite o di dispiaceri reali. la soddisfazione finale è quella di un bambino che la domenica pomeriggio dalla radio sente risuonare le note di “tutto il calcio minuto per minuto”
7 commenti:
parará..... parará...., para paraaaaaa.. pararara
A 'mposta nu ma respustu allu telefunu... io volevo vedere se ia scoppiata la capitale... ;-)
chiuddhrusticu
congratulazioni..
PS. la quarta ;-)
...e la terza?
Clamoroso al Cibali...
Tutto il calcio minuto per minuto ancora oggi per me è il massimo!
MAI CON SKY!
Fabrizio
Posta un commento