lunedì 17 marzo 2008

Errorism is Spam


Sulla mailing list di Rekombinant, qualche settimana fa, Franco Bifo Berardi pubblicava un interessante intervento teorico sulla situazione sociopolitica culturale degli ultimi anni. Una riflessione un po’ pesa, per i non avvezzi, che comunque sul finale presentava un ipotesi di tentativo di uscita dall’empasse attuale: l’errorismo. Descrivendolo così:

“Un gruppo di video-attivisti di Buenos Aires ha scoperto che solo l'errore può portarci fuori dalla logica speculare del Terrore. Solo l'errore ci salva.
Stavano preparando una video-azione sul terrorismo.
Un ragazzo scrisse col suo computer quella parola.
Ma per errore la tastiera non scrisse la T, e sullo schermo comparve la parola

Errorismo.

Allibito per la bellezza del suo errore, l'art-tivista di Buenos Aires digitò in Google la parola terrorismo e Google gli rispose: "Non esiste". L'errore non esiste ancora, lo stiamo cercando, stiamo lavorando alla creazione di un errore capace di portarci fuori di qua.

Nacque allora l'internazionale errorista, che si propone di diffondere l'errore come linea di fuga, come ultima possibilità di vita umana sul pianeta terra”.

Bene, ho fatto tutta questa premessa per una cosa infinitamente più futile: l’errorismo nello spam. Si proprio la mondezza digitale, che arriva nella vostra casella e rappresenta la più grossa scocciatura in bit. Io nella cartella “trash” ci ho rovistato, fiducioso nell’errorismo, e vi ho recuperato alcune perle di comicità inarrivabile, dovute in larga misura agli strafalcioni grammaticali del traduttore automatico. Dunque, doppio errorismo! Trovare il piacere nella fonte di scocciatura, e trovarlo grazie all’errore di scrittura.

Ecco alcune delle perle - spam che mi/vi arrivano ogni giorno:

“L'opinione del nostro cliente:

Quando facciamo l’amore, mi sono sentito nuovamente come di 19 anni. "Lui" era rigido, anche potrei ficcare i chiodi con quest’ultimo. Mia moglie dice che non lo amavo mai ancora cosi lungo e intensamente. E estasiata di me. E tutto di che ho necessita, forse, soltanto dell’imballaggio supplementare.

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Trovo il Viiaaaaagra... effettivamente ammirevole. E indifferente, se per il sesso o per divertirsi piu: cio lavora. Il mio pene diventa estremamente rigido ed il mio orgasmo E molto intenso. L’effetto E cosi tanto forte che utilizzo il Viiaaaaagra... soltanto per il fine-settimana o quando ho molto tempo per usufruirne correttamente.

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Devo dire, Ciiaaaaaaalis... E meglio molto del Viiaaaaagra.... Tutto E molto piu naturale, che col Viiaaaaagra.... A causa di un lungo tempo dell’azione – 24 ore, si puo correttamente distribuire il tempo e passare alcuni cerchi. (Cerchi? Questo deve essere un messaggio esoterico… ndr)


Provate il nostro prodotto e sentirete che i nostri clienti confermino!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

il mondo è finito.

ormai ci si crogiola nell'errore. di più si cerca deliberatamente l'errore come unica fonte di produzione di senso.

siamo alla frutta.

anche lo psicodadaismo retrosimbolista è superato.
siamo alla deriva.

in questa broda primordiale del senso in cui stiamo affondando forse si formerà una nuova essenza primigenia di significato.

letture: le cosmicomiche, italo calvino
i testamenti traditi, milan kundera

"vado via per qualche tempo, ma non so se tornerò"

Cipputi ha detto...

Ebbene si, caro Raccuiottu, It's sad but It's true...
siamo esattamente al punto del tizio che si trova davanti al muro e non ha la benché minima idea di come scavalcarlo.
E nel frattempo, cerchiamo il metodo migliore per stare allegri. in attesa di una via d'uscita.
Sulla perdita di senso, segnalo un intervento del solito "amico del blog", che infesta il web:
Pavlocapitalismo e Devoluzione su
http://osdir.com/ml/culture.internet.rekombinant/2007-12/msg00017.html

Anonimo ha detto...

E come non ricordare il libretto d'istruzione ("distruzione", andrebbe qui messo...lo so...) dei primi mouse microsoft che riportavano "afferrate saldamente con la vostra mano sinistra il vostro nuovo topo piccolo morbido"!

Infondo credo però che l'errore abbia da sempre generato un senso, o forse un non-senso, o forse un nuovo senso.
Inaspettato.
Un senso che non ti appartiene, nasce indipendente; questo è il bello dell'errore.
Che non è voluto.
Non è tuo figlio eppure esce da te.
Non ti appartiene eppure lo hai generato tu.
Non ne hai responsabilità (e non perche' puoi smentire il giorno dopo...) eppure, spesso, ce la tua firma sotto.
E tutti ti ricorderanno per quell'errore.

Ho visto uno spettacolo così, diversi anni fa; dove il protagonista, appena morto, soffriva perchè tutti si ricordavano di lui per una grande intuizione...che però gli era uscita di bocca in maniera involontaria.

Non mi spaventerebbe una cultura che genera errori, anzi; mi spaventa però una cultura che si affida all'errore.
La ricerca dell'errore, infondo, snatura l'essenza stessa dell'errare.
Gli leva l'involontarietà.

"il regista è colui che amministra gli errori" diceva Orson Welles.
Che li amministra, non che li genera volontariamente.

Francesco

Cipputi ha detto...

Cari ex Urgenti,

sarà un caso che a una discussione del genere ci appassioniamo solo noi tra i lettori del blog?
.. forse è il segno che anni di strada fatti insieme, qualcosa ci hanno lasciato... qualcosa che dura nonostante...

Anonimo ha detto...

Abbiamo convissuto un'identità comune.
Siamo comune un libro di quelli che ogni tanto rileggi, per ritrovare una dimensione, un ordine di viaggio.
Siamo stati il nostro romanzo di formazione o almeno siamo stati "uno" dei nostri romanzi di formazione.

Francesco

Anonimo ha detto...

Ancora un commento...un tizio italiano...al seguente link rivendica la paternità dell'Errorismo!!! il link è http://www.tuttoearte.it/evento/new.asp?id=603