venerdì 11 luglio 2008

«Critico chi voglio. E la gente applaude»








Chi mi conosce sa che non sono affatto un tipo politicamente equilibrato. Sono un "massimalista", e ho sempre visto come un ricatto alla libertà d'espressione le accuse di estremismo, attacco al buon senso, luddismo, ecc, da parte dei moderati. Né mi sembra scandaloso pensare che il papa sia un furfante, come pensare che lo sia qualsiasi altra persona su questa terra.
Ma il discorso di Sabina Guzzanti a Piazza Navona, così come quello di Beppe Grillo, non è piaciuto. Perchè, se non per le ipotesi citate prima?
La risposta la dà la stessa Guzzanti in una lettera al Corriere della Sera. Ne riporto un pezzo, evidenziando in grassetto alcune parole o passaggi:

"[...] Quello che hanno visto i presenti e gli utenti di internet è una che è stata in piedi per tre ore ad ascoltare e ad piazza ricolma di gente,applaudire entusiasta. Gli interventi più criticati dai media sono quelli che hanno avuto indiscutibilmente più successo. Nel mio intervento, al contrario di quello che tanti bugiardoni hanno scritto, gli applausi più forti sono stati sulle critiche alla politica del Vaticano e le frasi più forti fra quelle sono state applaudite ancora di più. Questa manifestazione è stata il giorno dopo descritta come un fallimento, un errore, un autogol. Stampa e tv hanno tirato fuori il manganello e con i mezzi della diffamazione, della menzogna e dell'insulto stanno cercando di scoraggiare chi ha partecipato, a continuare [...]".

Ok, fate un esperimento. Tenete le frasi in neretto e buttate via il resto. Andate a prendere una dichiarazione di Silvio Berlusconi, dopo una manifestazione di piazza in cui ha fatto una delle sue boutade agghiaccianti. Tipo... quando ha detto "chi vota la sinistra è un coglione", o "i giudici sono mentalmente disturbati". Aggiungete a casaccio queste frasi della Guzzanti.
Giustificate il tutto togliendo i grassetti. Andate a prendervi un gelato. Quando sarete tornati a casa, rileggete la notizia che avete creato. Non vi ricorderete più quali frasi avete aggiunto voi e quali erano le originali.

Ecco perché non mi è piaciuto l'intervento della Guzzanti, e nemmeno quello di Grillo.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

minchia quante ne sai!

sei un prestidigitatore della notizia

Anonimo ha detto...

Caro Brad,
forse questi interventi non ti piacciono perché sei stato contaggiato anche tu dal veltronismo,dal moderatismo estremista.
Come dice Antonio Di Pietrio, il senso vero delle parole di Grillo e la Guzzanti é piú che condividibile e pazienza se a volte ci scappa una parolaccia o una critica un pò piú violenta.
Purtroppo oggi abbiamo bisogno di una opposizione strillata e urlata. I problemi sono tan gravi che criticare sottovoce e con educazione, come fa la sinistra, non serve a la causa.
E poi a me non piace stare in un RECINTO, sia esso intellettuale, moderato, riformista o quant'altro.
Veltroni smetta di costruire steccati e ascolti il popolo di Grillo ma soprattutto di Travaglio, della legalitá e del vero interesse del paese.
Non l'hanno voluto o saputo fermare, dopo 15 anni siamo punto e accapo. E tutto questo grazie a chi, non certo grazie a Grillo.

Anonimo ha detto...

scusate, pensavo che il post fosse di Brad, vale tutto per cipputi.

Cipputi ha detto...

Caro Pablo,
fare una critica a Grillo o alla Guzzanti non significa annullare automaticamente la posizione critica nei confronti di Berlusconi e del Pd. Quindi non capisco perché rispondere al mio post dicendo "ma quelli sono peggio". Certo che sono peggio, ma qui si sta parlando di piazza Navona, non del fatto che Grillo sia peggiore di Berlusconi.
Ribadisco: quello di più grave che ha fatto Berlusconi al paese non sono le leggi ad personam, quelle sono solo una conseguenza del vero danno: ha reso gli italiani un popolo di spettatori televisivi, che cambiano idea come si cambia canale, che sono d'accordo con chi grida e colpisce di più.
Anche in questo caso, la forma è sostanza.
Grillo, in maniera graduale ma inesorabile dopo il vday, ha intrapreso la strada del populismo più pericoloso.
Dire che Berlusconi (un criminale) è uguale a Veltroni (un politico vigliacco) e che questi sono uguali a Napolitano (un presidente timoroso), significa annullare qualsiasi differenza. Credi che Grillo, o tu stesso, non abbia mai pagato una cosa o una persona in nero? Diresti che fa parte della stessa razza di criminali di Riina?
Questo è quello che fa Grillo, appiattisce le differenze, dice "sono tutti la stessa merda". E da sono a siamo il passo è breve. Sai qual è il risultato? Che passa il messaggio involontario che tanto le cose non si possono cambiare, che se sono tutti gli stessi e tutti criminali, o facciamo la rivoluzione armata, o ci rassegnamo a vivire di sotterfugi.
Per quanto riguarda la Guzzanti..
Oltre a quanto detto, che tristezza...
Usare il linguaggio del peggior cinema vanzinian per parlare di cose serie come il clientelarismo. E per di più compiendo la disonestà di dare per verità assodata, qualcosa di cui non si ha nessuna prova (Che la Carfagna abbia fatto sesso con Berlusconi non c'è uno straccio di prova).
Per parlare di civiltà e onestà, bisognà essere i primi ad essere civili e onesti.
E si può esserlo rimanendo fermi sulle proprie posizioni estreme e intransigenti.

Claudio Guidi ha detto...

Il problema secondo me è che la stampa nazionale ha ridotto piazza Navona a 4 frasi della Guzzanti (mi dispiace ma non ho trovato insulti nell'intervento di Grillo). L'operazione giornalistica che è stata fatta l'ho trovata calcolata e preparata a tavolino, il che purtroppo non fa onore alla democrazia di questo paese che molte "penne" importanti dicono di difendere.

Inoltre, non so se vi è capitato di vedere il TG3 della serdell'8 luglio. E' stato dato molto + spazio all'intervento di Franceschini alla camera contro la decisione di Fini di spostare la discussione sul lodo Alfano piuttosto che Piazza Navona. Il TG3 ha preferito dare + rilevanza a un fatto tecnico (il fatto che tale discussione sia avvenuta poi lo stesso giorno poi di Piazza Navona è del tutto casuale) che ad una protesta di sostanza.

Non so, la mia opinione sull'informazione che è stata data dell'evento non può che essere negativa.

Cipputi ha detto...

Claudio,

condivido il commento negativo sul comportamente della stampa italiana rispetto Piazza Navona. Putroppo la tentazione di fare il titolo ad effetto (quando non proprio la cattiva coscienza) è stata troppo forte.
Sull'intervento di Grillo... il problema non erano gli insulti, che non ha fatto. però, ribadisco che il non saper distinguere tra vari gradi di responsabilità, e inserire Napolitano in una "banda dei quattro", insieme a Berlusconi, Fini e Schifani, mi sembra una semplificazione rozza e pericolosa.
Il problema di Grillo è che oramai divide il mondo in quelli che la pensano come lui e lo stimano (i buoni) e quelli che non la pensano come lui e lo guardano con sospetto (i cattivi). Il manicheismo di Grillo, che comunque se riesce a portare 300mila persone in piazza qualche potere lo ha, diventa sempre più pericoloso.

E te lo dice uno che ha sempre difeso la funzione di Grillo come elemento detonatore di un malcontento che non trova più voce nei partiti. Ma a tanto potere deve corrispondere tanta responsabilità.

Anonimo ha detto...

Beh, a me sembra piuttosto che a non piacerti sia la lettera della Guzzanti al Corriere della Sera, piuttosto del suo discorso e quello di Grillo...

Anonimo ha detto...

mi correggo prima che la tu a"irrefrenabile neccessità" lo faccia: "piuttosto CHE il suo discorso" e non "piuttosto DEL..."

Anonimo ha detto...

..anche io pensavo che fosse di brad...

Cipputi ha detto...

Ho spiegato nei miei due commenti al post perché non mi piace l'intervento di Grillo. Per quanto riguarda la Guzzanti, la lettera al Corriere è la metalettura delle sensazioni che grondavano dal discorso in piazza. Diciamo che nella lettera la Guzzanti ha esplicitato il perchè e il come ha strutturato il suo intervento.

Claudio Guidi ha detto...

Mi permetto di linkare un video di Dario Fo sull'argomento:

http://www.youtube.com/watch?v=k4lN9Bgtgwk

Ciao
C.

Anonimo ha detto...

non sono d'accordo.
Grillo non appiattisce le differenze.
Chi lo segue e chi vuole ascoltarlo veramente, anche nel suo strillare verso tutti, puó cogliere appunto, le differenze mentre parla di Berlusconi o Fassino o Veltroni.
E poi, caro Cipputi, la vigliaccheria
di Veltroni e di tutta la sinistra nasconde interessi simili a quelli del premier, vedi furbetti del quartiere e scalata alle banche.
Per questo chissà non sono tanto evidenti le differenze, proprio perché non ci sono.