lunedì 20 ottobre 2008

Impressioni d’ottobre


Questo post è colpa di ManuCheGue

Ottobre è un mese particolare nella capitale, quasi un’appendice d’estate. Le chiamano ottobrate romane.
Esco presto, si sente quel piacevole profumo di pioggia; per fortuna ha appena smesso, perché come mio solito sono senza ombrello. Una luna stupenda sta tramontando mentre il cielo inizia a colorarsi. In ascensore c’è da decidere la colonna sonora della mattinata: vanno bene gli Opa Cupa. Nel tragitto verso la metropolitana il mio sguardo si sofferma su vari particolari. Una 500 grigio topo ferma al semaforo. Sorrido: è identica a quella (paraisu addha) del mio amico e coinquilino!
!!Neanche il tempo di ricordare qualche aneddoto, oltre all’immagine di Giuseppe con i capelli a caschetto che arriva in piazza Bologna “cor cinquino”, che incrocio un tipo particolare, magrissimo, riporto alla Strippoli, giacca ad un bottone, gilet di lana ma soprattutto un paio di cuffie enormi tipo gioco a premi. Sembra uscire dalla ruota della fortuna (quellao di Mike però).
Fermo all’incrocio di San Giovanni in lontananza vedo i ragazzi dell’esercito in mimetica e fucile d’assalto a presidiare la basilica. Nascono due pensieri nella mia mente: il primo riguarda l’amarezza di vedere quei ragazzi “far finta” di garantire la sicurezza. Lì immobili, l’unica cosa che possono combattere è la loro noia. Ricordo di essere un militare anch’io e preferisco ridere per l’altro pensiero: l’imitazione di Fiorello del ministro La Russa!
Mi avvicino al Colosseo, enorme, maestoso. Sembra voglia nascondersi fra le vie della città, ma è maestoso, enorme …peccato che sia stato saccheggiato di parte della sua bellezza per costruire Chiese, vabbè... Per fortuna Mi distrae un clacson dal suono stridulo proveniente da una Fiat 127 di un colore difficile da descrivere, una tonalità tra il verdino ed il blu, se non ricordo male ho una foto da piccolo sul cofano di una macchina simile, che dovrebbe essere quella di mio padre! mi viene un dubbio, che sia tutto un sogno sugli anni ’80.
Finalmente in metro e per fortuna solo per due fermate. Mi manca lo spazio vitale! Dei ragazzi, credo slavi, mi sorridono come se mi conoscessero, sarà per la musica balcanica che esce dalle mie cuffie o per il panettone che mi ritrovo in testa visto che non taglio i capelli da un mese!
Quasi quasi metto in ordine a questi pensieri mattutini e li mando a Cristian per l’alambicco, magari parte una rubrica sui ”pensieri dei sancesariani in giro per l’Italia”, anche se forse non avrebbe un gran seguito, sono più importanti le polemiche sul sindaco troppo presente nelle attività delle varie associazioni, o le critiche agli articoli di quel comunista maoista ateo di Giuseppe, che poi non è né l’uno nell’altro (…lo dico per sua madre).
Comunque, vedremo. Mi aspettano due ore di treno ed un simpatico esame di Economia Politica, la prima parte della mattinata è stata piacevole, speriamo lo sia anche il resto della giornata!!!

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