lunedì 14 gennaio 2008

ADdioSL


"padre, è stato un attimo...quanto può durare un attimo?". Questa frase, pronunciata da una ex posseduta nel film Il Piccolo Diavolo di Benigni, a me viene in mente in questi giorni ogni volta che parlo con un tecnico di Libero per il guasto alla mia linea Adsl. E' stato un guasto... ma quanto può durare un guasto? E' dal 28 dicembre che la mia linea internet a casa è fuori uso, e dal 5 gennaio che ho segnalato il guasto... inutilmente. Per citare un altro film famoso, se Un giorno di ordinaria follia lo avessero girato oggi, Michael Douglas sarebbe sicuramente impazzito, e avrebbe cominciato a smitragliare a destra e manca, per un guasto alla linea Adsl (probabilmente con Libero Infostrada).
Starò esagerando? Sarò uno di quei tossici dipendenti dalla tecnologia? Dovrei piuttosto approfittare della libertà provvisoria e improvvisa per godermi il tubare dei piccioni sul davanzale e il leggiadro suono dei trapano dei perenni lavori in corso dei vicini? Spegnere tv e computer e godere della natura incontaminata che regna al centro di Roma?
O piuttosto ormai restare senza internet a casa è diventato scocciante come rimanere senza luce? Con il peggiorativo che la mancanza di internet non crea atmosfera romantica, né quindi amplessi a valanga e baby boom da doppino interrotto.
Sigh... sono irrecuperabile?

1 commento:

bradiponevrotico ha detto...

la cosa è negativa anche perchè diminuisce il flusso creativo di Cipputi, non concedendo l'occasione che fa l'uomo ragno

(messaggio alla polemicacone)

ciao brad