lunedì 21 gennaio 2008

Istantanea di un paese normale



In certi momenti uno sente il bisogno di fare una fotografia della situazione. Un'istantanea del paese. Il ministro della Giustizia e la moglie indagati per clientelarismo nella Sanità. Il capo dell'opposizione indagato per pressioni e raccomandazioni alla Rai. Napoli affonda nella monnezza da 15 anni, e il sindaco, nonché ex commissario straordinario per l'emergenza rifiuti, non ne vuol sapere di dimettersi, così come il ministro dell'Ambiente, per cui rimanere in sella sembra più importante di ammettere il fallimento.
Duecentomila persone sentono il bisogno di manifestare solidarietà a uno degli uomini più potenti del mondo, che deve alzare la cornetta per NON far parlare di lui, piuttosto che il contrario, dato che sta sempre nei tg a pontificare. A San Pietro va in segno di solidarietà tutto l'arco politico. Nessuno, al di là del folklore degli universitari rossi duri e puri, ha sentito la necessità di esprimere solidarietà ai professori che hanno mosso una legittima domanda di laicità con una lettera dimessa.
Nel frattempo, il governatore della regione Sicilia viene condannato a 5 anni d carcere per aver favorito delle persone che nello stesso processo sono state condannate quasi tutte per mafia. Ma siccome la sentenza dice che il governatore queste persone le ha favorite senza sapere che erano mafiose... lui, con una condanna di 5 anni sulle spalle, esulta, abbraccia, incassa complimenti e dice "Resto al mio posto".
Gli operai muiono, i portuali bloccano i cantieri, e il paese rimane fermo a guardare la tv.
Poi trovi un'intervista del numero 2 del Pd che afferma sicuro: «Appare ormai chiaro che gli italiani hanno voglia di due grandi partiti: uno democratico e uno conservatore, in concorrenza aperta su due programmi diversi e distinti». Eppure tutti sanno che nei paesi con il bipolarismo puro, i programmi dei due partiti sono tutt'altro che "diversi e distinti", tanto che la percentuale di partecipazione al voto risente pesantemente degli astenzionisti per cui "tanto votare uno o l'altro non cambia niente". E poi, come si fa a dire - in un paese dove a destra c'è un partito col 10 per cento, e a sinistra una aggregazione di partiti che potrebbe arrivare al 15 - che gli italiani vogliono chiaramente due soli partiti di centro?
Io scatto questa foto all'Italia. Viene fuori una specie di Faranheit 451 aggiornato al 2008, in cui il grottesco prende posto del reale, e nessuno sembra farci più caso. Chi sta su parla per chi sta giù, e dice: "E' evidente, chi sta giù vuole che chi sta su usi la mordacchia e la frusta". E chi sta giù, esausto, finisce per dire: "é vero! deve'essere proprio quello che penso"...

Com'era, D'Alema... un paese normale? Forse intendeva "normalizzato".

7 commenti:

Anonimo ha detto...

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sapete dirmi che canzone e`questa?

Cipputi ha detto...

gino la mazza... sei proprio un figlio di questa Italia...

bradiponevrotico ha detto...

secondo me è "L'Italiano" di Toto Cotugno, canzone molto amata da Cipputi

Unknown ha detto...

ho capito.
non conoscete il grandissimo cantautore di canzoni:
Carlo Pedersoli

Anonimo ha detto...

Dopo De Magistris, de Mastellis. Ci sarà un nesso? Scommetto i miei organi di riproduzione. Il primo indagava su una società che metteva in contatto disoccupati ed aziende ai fini dell’occupazione. Società non di beneficienza, chiaro. A scopo di lucro. Ma qualcosa non era chiaro affatto. Ed ecco che il Magistrato scava e scava e scava e tira fuori il nome di Mastella. Trasferito a calci nel coccige. Siamo alla mentalità mafiosa eretta a sistema. Indagano MIA MOGLIE? IO mi dimetto. La famiggggghhhhhiiiiaaaa! Boh!!!??? E i suoi fan “sotto-balcone-di-casa” tutti a dire: “E’ una bravissima persona, mi ha fatto la raccomandazione per la visita all’ospedale”. “E’ un santo, mi ha trovato il posto di lavoro”. In cambio del loro voto, ovviamente. In diretta al tg delle 13 si ammetteva che costui prevarica normalmente il prossimo e aveva come pratica comune il voto di scambio. I beneficiati ringraziano. I prevaricati? Non pervenuti.
Durante le festività natalizie trovavomi in Polandia e tutti mi chiedevano di questa immondizia di Napoli. Cercavo di far capire, io in italiano con la traduzione della mia gentile ragazza, di come noi siamo usciti dai sistemi monopolistici DOPO di loro. E cioè, a parte la telefonia mobile, abbiamo privatizzato Poste, Ferrovie ecc. solo alla FINE degli anni novanta. La Polonia ha cominciato all’INIZIO di quel decennio. Ed allora cercavo di far capire come il nostro ancora sia un sistema ibrido. Dove, se un medico, pagato dall’ “Azienda” Sanitaria Locale, ammazza qualcuno per imperizia sotto ai ferri non viene licenziato. Dove esiste ancora l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori. E dove si riesce sempre a trovare una ragione per tutto ma un colpevole per niente. E la mia ragazza a raccontare, scandalizzata lei e tutti i presenti, di come a Corso Vittorio Emanuele a Roma (Anno Domini 2006 Dopo Cristo) avesse visto giovani della sua età (25) sfilare con le bandiere falce e emartello. Roba da matti.
Reset. La dittatura italiana e quella tedesca del novecento non sono nate da colpi di stato militari. Avevano una precisa base giuridica e parlamentare. Certo, per avere tutti quei voti Hitler e Mussolini hanno gambizzato, ammazzato, usato l’olio di ricino, il manganello e persino lo stoccafisso. Ma quei sistemi erano talmente malati che una volta arrivati lì quei due “Signori” hanno fatto la loro triste Storia.
Siamo di nuovo alla dittatura. Solo che adesso siamo tutti contenti. Ci sistemano col lavoro, ci aiutano i figli nelle università ecc. Ma arrivati lì, anche loro fanno la loro storia. Sempre triste, ma stavolta minuscola. Perché non è più animata da ideali, ma dall’ingordigia. Ancor più carca nella sua magrezza. Un magistrato li condanna in via definitiva? Beh? Continuano a stare seduti li. 150 su 600 circa nel nostro parlamento. E poi dicono che le carceri scoppiano.
Come dicevano gli antichi: il pesce puzza dalla testa.
Non sono gli uomini, ma il sistema. Nato male, sotto il segno di cattolici e comunisti, e coninuato peggio, ma sempre nello stesso segno.

Anonimo ha detto...

in questa foto dell'italia odierna ciascuno è colto mentre sta facendo qualcosa di "fuori luogo", di sopra le righe, di inappropriato: c'è chi si mette le dita nel naso, chi sta guardando la scollatura della vicina, chi si gratta i maroni, chi cerca di sfilare il portafoglio a uno che si è calato per raccolgiere 1 euro...c'è chi ha una cacata d'uccello sulla giacca ma sta lì e sorride.

Bella foto. Siamo passati da una foto "in posa", straniante, con tutti i personaggi in ordine, una bella foto promozionale del paese berlusconizzato; a questa odierna: immagini di un reportage di guerra, o di una zona calda. L'Italia ha le febbre.

Unknown ha detto...

Cade il governo cade anche il sito web