domenica 17 febbraio 2008

Scandisky Point


Ecco, io non sopporto quelle signore che parlano a voce alta, scandendo le parole, anche quando non ce n'è bisogno. Quelle signore che gridano all'autista del bus in perfetto italiano "Scusi, ferma a piazza Buenos Aires?", e le senti anche dal fondo dell'autobus. Quelle signore che in treno schiamazzano al cellulare di "convention organizzate pessimamente con buffet miserabili". E ridono con garbo a beneficio di tutti - ma proprio tutti - gli astanti, anche degli operai che tornano esausti a casa dopo un giorno di lavoro. Quelle signore che fanno domande e danno risposte solo per il piacere di sentirsi al centro di un dialogo pubblico, neanche fosse una piece teatrale.
Anni fa, ero in un bar vicino al lavoro. Entrò un attore, che mi dissero facesse teatro ma che io conoscevo soltanto per la pubblicità di una nota compagnia telefonica. Chiese il caffè a bassa voce e si appoggiò circospetto al bancone. Si guardava intorno sperando che nessun fan lo riconoscesse e lo scocciasse con richieste di foto. Quando si accorse che nessuno dei presenti aveva la benché minima intenzione di rivolgergli la parola, cambiò decisamente atteggiamento. Si mise a parlare e ridere forte dandoci sotto di diaframma, e declamò al cassiere - come se si trattasse del Mercante di Venezia, "Ah, i cioccolatini... non posso prenderli... mi fanno ingrassare in-cre-di-bil-mente!".
Ecco, miserie come queste le si possono perdonare agli attori, che di pochezze hanno da farsene scusare a bizzeffe...
Ma a un'insegnante di latino del liceo classico, no! Proprio no!
La vita è vita, signora, non un palcoscenico, non una puntata di Domenica In...
E veda di scendere, che la prossima è piazza Buenos Aires.

1 commento:

Anonimo ha detto...

ma chi cacchio è questo agamagra?