martedì 12 febbraio 2008

Sfaccettature

Io invece non soffro di nessuna sovraeccitazione, e l’immagine di Moretti che agguanta la tipa mi mette quasi a disagio tanto da non riuscire a scorrere la barra fino in basso.
Ma il mondo è pieno di sfaccettature e quindi accetto quelle che non mi appartengono.
Io e il mio boyfriend decidiamo di andare a mangiare al ristorante greco, scoprendo con piacere che si sarebbe svolto un piccolo concerto di musica popolare greca con annesse danze.
Accanto a noi, un uomo e una donna, che conversano in una lingua sconosciuta; dopo un’attenta valutazione abbiamo coerentemente ipotizzato fosse greco. Ed invece, cari, ci sbagliavamo: era albanese.
La musica inizia, l’uomo albanese si alza e va ad impugnare il violino per suonare musica greca, la donna anziana, verosimilnente la madre del violinista, un po’annoiata mi rivolge la parola chiedendomi del tempo fuori. Abbiamo chiacchierato, io tentando di mangiarmi il mio kataifi e bere il mio raki, intenerita dalla vecchiaia, lei raccontandomi la sua vita. Lei una pianista in vacanza in Italia, con un figlio violinista in una serie di gruppi imprecisati, tra cui l’Orchestra regionale del Lazio, ormai domiciliato in Italia. Parliamo della chiusura dei greci verso gli altri popoli, almeno per quanto riguarda le frontiere greche, e lei mi dice che i greci ballano troppo e bevono troppo e che le danze popolari e i costumi albanesi sono decisamente piu’ belli. Io le spiego che anche da noi si balla, giù a Lecce, e lei mi sorprende con “a Tirana c’era un bravissimo sacerdote di Nardò e poi c’è anche un pianista albanese a Lecce”.
Guardo quegli occhi chiari ed intensi mentre mi spiega che gli italiani non vogliono gli albanesi, “ma che ci sono quelli cattivi e quelli bravi ovunque”.... mi spiega che la mafia l’hanno inventata gli italiani mica noi!
Mi chiede degli studi, del lavoro, della mia famiglia, del mio fidanzato senza nessun imbarazzo, continuando con la tesi che gli albanesi sono brave persone e che sono uguali agli italiani! “l’altro giorno su RaiUno ho visto una ragazza che si era sposata con un negro, quelli sì che sono diversi e non capisco come le fa a piacere” aggiunge. Io cerco di leggere fra le righe e di vedere le sfaccettature, le sorrido e provo a spiegarle che il mondo è sfaccettato...lei fa spallucce.
Il mio boyfriend sorride, divertito dalla situazione, si beve il mio ultimo sorso di raki al ritmo coinvolgente della musica e dei balli e dopo una serie di complimenti sulla nostra bontà ci saluta con un “Felicità”.
Chissà se poi il mondo è così sfaccettato oppure questo ci aiuta ad accettare qualcosa che non ci appartiene, che non è nostro. Ma poi cosa fare se alcune di queste sfaccettature non ci piacciono? Se non vogliamo accettarle? Ad esempio, da questa prospettiva gli uomini corrono e le terme di caracalla stanno ferme, so che potrebbe essere il contrario, e perchè a me è stata data questa prospettiva del prisma? Non la voglio! (to be continued)

Lucyinthesky

1 commento:

bradiponevrotico ha detto...

una conclusione degna di polemicacone...