mercoledì 23 aprile 2008

libertà liberty


…è questo il senso della libertà, la possibilità di scegliere, indipendentemente.
Stasera concerto in Campidoglio (sarà una coincidenza con le elezioni?), ecosostenibile.
Presenti SudSoundSystem, Nidi d’Arac, Cesaria Evola e Vinicio Capossella. Molti buoni motivi per partecipare, in una serata tutto sommato atmosfericamente accettabile. Il caso ha voluto che fossi nel bradipo-ufficio in downtown e anche l’ora tarda d’uscita –dopo l’inizio previsto del concerto- non è proibitivo col bolide.
È lui il protagonista di questo post. Il mio bolide (solo in senso figurato) mi ha dato la sensazione di poter decidere liberamente la serata, grazie alla sua rapidità e a pochi euro di propellente puzzolente. Chiama, organizza, decidi, scegli l’itinerario e vai. Poi magari decidi di passare da casa di amici bradipi (e neanche troppo nevrotici) e scegli di rimanere a casa loro in modalità cena-vino-divano a vedere film tipo “Romanzo Criminale”. Però potevi scegliere diversamente, lasciare pc e cravatta e dirigersi verso la folla. Senza troppi problemi. Questo dà un’idea di libertà. Ma non nel senso del Nano Malefico e delle tante destre che si sono appropriate della parola (a proposito, chissà se riuscirò a finire quel libro di lakoff, forse mai) ma come sensazione liberatoria e provocante.
Certo il concerto sarebbe stato bello ma mi sono consolato, tornando a casa, col passare dal Campidoglio sul dorso del bolide a concerto finito, mentre tanti ragazzi scendevano le scale per andare a prendere il 60 notturno.
Arrivato a casa ho ascoltato il vecchio Vinicio e visto immagini vissute, meno di due anni fa a Capital City.

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