
Ps.
Stasera festeggio i miei trent'anni.
Fanculo la sobrietà.
Il bradipo vive tutta la vita stretto ai rami di un albero, aspettando che una femmina passi a svegliarlo (momentaneamente) dal torpore. Alcuni di essi sono costretti dalla vita moderna, dalla sorte o dal destino infame all’emigrazione, dalla foresta brasiliana verso le metropoli della costa est. Costretto a lavorare per sopravvivere, a correre dietro alla metropolitana, a mettere cravatte e a rispondere sì sorridendo ai capobranco, il bradipo subisce una mutazione e diviene bradiponevrotico.
Ascoltando la cover di Creep realizzata da Vasco ( http://www.youtube.com/watch?v=rvUSqNPI6V8) sono incerto tra lo sdegno e lo spirito liberale del mio amico musicista Marco Pollon, che dice: «la musica è arte, ognuno la interpreta al momento, poi sta a noi decidere se ascoltarla o meno...la musica è sempre la musica..e tutto è BLUESSSSSSS» . Certo il testo è banale e anche adattato male alla musica (il na-na-na non si può sentire). Il testo della canzone originale è stato stravolto: il "what the hell am i doing here / i dont belog you" della versione originale è diventato "voglio restare insieme a te ad ogni costo". Se proprio Vasco doveva profanare il tempio dei Radiohead (e a noi in linea di massima le profanazioni, le mescolanze piacciono), poteva fare di più.
Spero solo che ora Baglioni non decida di fare una sua versione di Exit Music (for a film).
Per aggiustarsi la bocca, vi segnalo chi invece riesce a dare interpretazioni eccezionali di pezzi eccezionali:
http://www.youtube.com/watch?v=-bLloLR8GZo
Qui invece una versione dal vivo, ripresa da me medesimo durante il concerto al parco Vystavyste di Praga 23.008.09 (appena appena rovinata nei primi secondi dagli schiamazzi di qualche fesso)
Da futuroprossimo.blogosfere.it:
Il futuro della Rete italiana è in pericolo: varie iniziative legislative hanno negli ultimi anni cercato di mettere il bavaglio a internet.
Ultime tra queste è il cosiddetto “Decreto Alfano” che prevede l’obbligo di rettifica per il blog entro 48 ore dalla richiesta della magistratura equiparando cosi, blog e siti personali, alle testate giornalistiche regolarmente registrate.
Le sanzioni penali e gli obblighi che imporrebbe il decreto sono inaccettabili per chiunque ha a cuore la libertà d’informazione e di espressione su internet.
Dal testo del DDL:
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1. All’articolo 8 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) dopo il terzo comma è inserito il seguente: “Per le trasmissioni radiofoniche o televisive, le dichiarazioni o le rettifiche sono effettuate ai sensi dell’articolo 32 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177. Per i siti informatici, le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate entro quarantotto ore dalla richiesta, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono”
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Se i blogger fossero costretti a rettificare entro le 48 ore, come previsto dalla nuova legge, molti di loro, non disponendo di adeguata copertura, si troverebbero nella condizione di smettere di scrivere.
E’ per questo che anche Futuroprossimo ha deciso di aderire al primo sciopero dei blogger al mondo promosso da Diritto alla Rete contro l’emendamento previsto dalla legge Alfano.
Il nostro modo di protestare sarà quello di portare all’attenzione di voi Lettori questo attacco alla libertà e alla pluralità d’informazione. Inoltre invitiamo a firmare la Lettera di protesta “no rettifica” al Senato: http://www.firmiamo.it/norettifica
Domani un post sempre in evidenza ricorderà a tutti i motivi dello sciopero, ma la programmazione consueta di Futuroprossimo proseguirà, perchè non è giusto che una protesta danneggi i lettori, da sempre il vero motore dei blog e della rete.
Tacere domani significherebbe consegnare la gestione di questo sciopero proprio ai media tradizionali, che tanto stanno latitando nella copertura informativa di molti degli eventi fondamentali del nostro paese e del Mondo.
Per chi volesse partecipare anche 'de visu' alla manifestazione, 14 Luglio 2009 in Piazza Navona, ore 19:00 . Portate un bavaglio di stoffa (mi raccomando, coprite solo la bocca e non venite certo a volto coperto: ci vuole poco a trasformarvi tutti in terroristi, basta un titolone a 4 colonne di qualche giornale 'in buona fede').
Il manifesto apparso sui muri di Roma