- - Cipputi

Il bradipo vive tutta la vita stretto ai rami di un albero, aspettando che una femmina passi a svegliarlo (momentaneamente) dal torpore. Alcuni di essi sono costretti dalla vita moderna, dalla sorte o dal destino infame all’emigrazione, dalla foresta brasiliana verso le metropoli della costa est. Costretto a lavorare per sopravvivere, a correre dietro alla metropolitana, a mettere cravatte e a rispondere sì sorridendo ai capobranco, il bradipo subisce una mutazione e diviene bradiponevrotico.
by Lo zio Giorgio
"La nostra unica ricchezza sono i sentimenti.
Perchè allora quando ti incontro mi sembri il fumo distante di una nave all’orizzonte? E l’occhio sfugge, il sorriso -oplà- guizza altrove, ma la faccia rimane. Ma aspetta, sei tu o sono io questo? Quanto tempo è passato? Quanto tempo è passato da COSA? Guarda che io sono sempre lo stesso, che non é il tempo a essere immodificabile come la pietra, siamo noi che siamo immobili.
E le gioie e i dolori e i gelati allo yogurt e le giornate di pioggia e l’amore e tutto il resto non si succedono dentro di noi, ma è il tempo che ce le fa passare sopra, come se fossimo statue su cui i piccioni cagano poi il temporale lava via il guano e il piccione ci ricaga… Ecco perché l’Umanità non migliora ma neanche peggiora, nel duemilaeotto come nel quattordicimilaeotto come nell’ estate del ‘46: perché é un blocco monolitico, uguale a sè stessa come tutti gli omini che La compongono; cambiano i piccioni.
Poi qualcuno si sposa, e rieccoci tutti qui, a guardarci dai lati opposti della sala da ballo. E il vuoto fisico fra noi non è nulla in confronto al vuoto di parole, di argomenti, di cose in comune. L’unica emozione che mi crea tutto questo è il chiedermi se si è trattato di piccioni che hanno cagato sulla mia statua rendendola irriconoscibile a coloro che un tempo l’avevano tanto amata o di un acquazzone che ha lavato via un maquillage di guano portando alla luce una statua di forma sgradita a persone che ormai, a loro volta, altro non mi sembrano che monumenti coperti di merda. E’ duro essere poveri. Non è il peggio che ci sia, ma non è per niente bello. Quindi credo sia giunto il momento di chiederti, per favore, di abbracciarmi.
Perchè i sentimenti sono la nostra unica ricchezza."
Ok, ora per riprendervi andate a leggere questo post dal titolo: "Non riesco a capire quale sia la vagina". Ah, la vagina.... trovarla...
Lei non pensa che in Italia cominci a esserci un pensiero unico? Sono stanco dell'assenza di una coscienza critica che ignora la trave e si concentra sulla pagliuzza. Il premier è padrone di mezzo Paese, sua figlia entra nel consiglio di Mediobanca, e il conflitto di interessi è quello di Matteo Colaninno? Se in passato l'egemonia della sinistra ha asfissiato la destra, ora l'egemonia della destra asfissia il Paese. C'è un clima plumbeo, conformista, come se a chi governa fosse consentita qualsiasi cosa. Leggo sull'Espresso che a San Giuliano c'è stata una selezione tra gli operai, per fargli incontrare solo quelli più bassi di lui. Non so come li abbiano trovati; so che queste cose accadono nei sistemi autoritari.
È giusto che il governo cambi con un provvedimento amministrativo le regole di erogazione dei fondi pubblici ai quotidiani, riportandolo sotto il suo controllo? È giusto che, in questo clima asfissiante, chiudano il manifesto, il Secolo, Liberazione, Europa? Purtroppo il pensiero unico prevale anche in televisione. Al riguardo, non può non essere visto con grande preoccupazione l'annuncio de La7 di voler licenziare 25 giornalisti; di tutto c'è bisogno in Italia tranne che di limitare ulteriormente la libertà d'informazione».
Al clima plumbeo concorre pure la rivalutazione del fascismo. Il nuovo sindaco ha fatto l'apologia di un regime che, ben prima delle leggi razziali, ha provocato la morte di tutti i capi dell'opposizione: il liberale Gobetti, il comunista Gramsci, il socialista Matteotti, il cattolico don Minzoni, gli azionisti Carlo e Nello Rosselli. Il giorno dopo, anziché correggersi ha aggravato le cose, condannando l'esito ma non la natura del fascismo. Con un sindaco che non si mette a urlare di fronte ai saluti romani, gli stessi saluti che hanno accompagnato gli uomini che andavano a morire a via Tasso o alle Ardeatine, per me è difficile discutere della Shoah».
Ripeto. Non so se Veltroni vada in giro a dire queste cose per pura strategia politica. So solo che le trovo tutte condivisibili da una persona di sinistra, e che se le avesse dette in maniera così chiara in campagna elettorale, io lo avrei votato senza problemi. Invece, ha preferito dire altro, in molti casi ha espresso posizioni molto vicine se non concidenti con quelle che ora critica aspramente. However, nevermind. C'è tempo per recuperare, se c'è la volontà...